Iceland

Iceland

Terra di ghiaccio e fuoco, l’Islanda è considerata il paradiso dei fotografi. Ad ogni curva, ad ogni passo, si aprono maestosi paesaggi, infiniti orizzonti, è un susseguirsi di scenari unici, dalle lande desertiche a immensi ghiacciai, dalle grandi cascate a maestose scogliere a picco sull’oceano. In Islanda è praticamente impossibile smettere di scattare foto. Ma viaggiare in questo paradiso a volte può essere complicato. Clima, strade e distanze sono fattori che influenzano profondamente il nostro viaggio islandese. Ecco alcune cose da sapere prima di organizzare un viaggio in questa spettacolare terra, seguite da una serie di itinerari nella speranza di ispirarvi ed aiutarvi.

Info utili
Guidare in Islanda
Le F-road
Golden Circle
Il Landmannalaugar
La penisola di Snaefellsnes
Sorgenti calde naturali e centri termali
Islanda zaino in spalla
3/4 giorni in Islanda
Una settimana in Islanda
10 giorni / 2 settimane
Il mio itinerario
Video diario

INFO UTILI

L’Islanda è una delle nazioni meno popolate d’Europa e quasi la totalità delle città si trovano lungo la costa. In estate la temperatura difficilmente sale sopra i 20°C, e le notti sono fresche con temperature tra 0 e 5°, quindi è bene portare abbigliamento pesante anche se si viaggia a Luglio (il mese più caldo). D’inverno la costa Sud si mantiene mite grazie alla Corrente del Golfo che arriva a lambire l’isola, con temperature minime medie attorno ai -10°, mentre nella parte a Nord dell’isola si può arrivare facilmente fino ai -25°/ -30°C. L’isola si trova subito sotto il Circolo Polare Artico, di conseguenza non si ha il fenomeno del sole di mezzanotte ed il suo opposto della notte polare, ma a giugno la durata del giorno può arrivare fino a 22 ore e nelle restanti 2 il sole non scende mai troppo sotto l’orizzonte così che la luce del crepuscolo continua ad illuminare la notte, fenomeno che prende il nome di notti bianche.

      Skogafoss

In inverno si ha il fenomeno opposto col sole che sorge per appena 2 ore nel mese di Dicembre. La sua posizione la rende anche uno dei paesi più gettonati per ammirare le spettacolari Aurore Boreali.

Le strade islandesi sono per lo più sterrate, meno del 10% della rete stradale islandese è asfaltata, ma sono tenute in ottimo stato e ben percorribili con le auto. Le strade sono ordinate in sequenza numerica, dove la 1 è la nota “Ring Road”, ovvero la principale strada islandese che, come dice il nome, compie un anello attorno a quasi tutta l’isola per un totale di 1336Km, non tutti asfaltati. Esistono alcune strade che presentano la sigla F di fronte al numero, tale sigla sta ad indicare una strada montana, a percorrenza esclusiva dei mezzi 4×4. Se volete raggiungere le zone montuose interne tenete a mente che la zona centrale dell’isola è praticamente disabitata, munitevi quindi di una ruota di scorta e degli attrezzi giusti in caso di emergenza, e soprattutto assicuratevi di saperli usare. Da Settembre a Maggio molte di queste F road possono essere chiuse a causa delle condizioni meteo, mentre la ring road 1 resta praticamente sempre aperta, salvo eventi climatici particolarmente intensi. La moneta corrente è la Corona Islandese (ISK), potrete ritirare le corone direttamente dagli sportelli atm presenti anche in aeroporto, ma si può attraversare l’intera isola usando solo carte di credito dato che ovunque troverete un POS. Se vorrete cambiare preventivamente i vostri Euro per una maggior tranquillità vi consiglio di muovervi con qualche mese di anticipo dato che la corona islandese è una moneta di non immediata reperibilità. E’ presente un unico aeroporto internazionale a Keflavik (KEF), oltre a vari aeroporti minori per collegare zone distanti dell’isola. L?aeroporto di Keflavik è decisamente trafficato, con diversi voli ogni giorno, anche se purtroppo i collegamenti con l’Italia richiedono scali. Una tratta molto comoda è quella che prevede lo scalo a Londra tramite EasyJet, oppure via Stoccolma con SaS. 

GUIDARE IN ISLANDA

Il modo migliore per visitare questa fantastica isola è sicuramente in auto. Noleggiare un veicolo permette di godere in piena libertà delle meraviglie di questa fantastica terra, ma non sempre è una cosa banale e non tutte le strade sono uguali. Nelle zone più popolate e turistiche le strade sono quasi sempre asfaltate, ma in zone più remote è facile trovare strade sterrate e dal fondo disconnesso. Non dovete però lasciarvi intimorire, tutte queste strade sono percorribili con una semplice auto, a meno che non si tratti di F-Road, che vedremo poi. Io stesso ho guidato per diverse centinaia di chilometri su strade sterrate con una semplice Hyundai i30.

    un tratto della Ring Road

Ciò a cui dovrete realmente far attenzione sono le condizioni climatiche che possono rendere la guida in Islanda estremamente pericolosa. I viaggiatori che scelgono di visitare l’Islanda nel periodo che va da Ottobre a Marzo avranno a che fare con neve e strade ghiacciate, anche in queste condizioni è possibile noleggiare un’auto, ma è opportuno non essere sprovveduti: meglio avere un po’ di esperienza di guida su ghiaccio perché l’Islanda non è proprio il posto migliore per imparare! Contattate inoltre preventivamente il vostro autonoleggio per sapere se l’auto disporrà di gomme chiodate e se sono presenti situazioni di pericolo.

Un altro fattore di rischio per la guida in Islanda è sicuramente il vento. In Islanda si possono verificare vere e proprie tempeste nelle quali il vento arriva a soffiare alle stesse velocità di un uragano, è capitato anche a me di guidare con vento forte e sentire la mia auto spostarsi a causa delle raffiche. Se è previsto forte vento mentre siete alla guida vi consiglio di moderare la velocità, tenere il volante sempre ben saldo e soprattutto di parcheggiare il veicolo sempre col vento in faccia, ovvero controvento. Questa ultima precauzione l’ho imparata a mie spese alle isole Faroe dove parcheggiai l’auto col vento alle spalle e aprendo lo sportello esso mi fu letteralmente strappato di mano da una raffica di vento, immaginate il danno e la mia gioia nel doverlo ripagare. Anche parcheggiare l’auto col vento laterale non è consigliabile perché se il vento è davvero forte, e l’auto ha un baricentro alto, si ha un concreto rischio di ribaltamento.

Proprio per le sue condizioni mutevoli e strade non sempre asfaltate è consigliabile una forma di assicurazione per il veicolo, al fine di evitare brutte sorprese. Ogni servizio di noleggio offre varie forme assicurative, sta a voi valutare quale scegliere. Personalmente consiglio la copertura assicurativa per i cristalli e per i danni da ghiaia e sassi (gravel protection). Ma non ho mai trovato nessun servizio di autonoleggio che includesse una assicurazione per i danni del vento, quindi ancora una volta vi invito a fare estrema attenzione nelle giornate ventose.

Esiste un sito davvero utile che mostra la condizione delle strade in tempo reale, indicando quali sono chiuse, inagibili e quali ghiacciate, mostrando anche le zone a rischio vento. Consiglio di consultare questo sito giornalmente quando si viaggia in Islanda.

LE F-ROAD

La maggior parte delle attrazioni islandesi sono raggiungibili con semplici auto, ma se volete spingervi negli altopiani interni, se volete sfuggire al turismo di massa, se volete avvicinarvi al cuore selvaggio dell’isola dovete noleggiare un veicolo 4×4 e avventurarvi in una F-Road! Le f-road sono strade accessibili esclusivamente con veicoli 4×4, tutte sterrate e più o meno dissestate, alcune più agevoli ed altre decisamente impegnative. Alcune di queste f-road sono così dissestate che anche un buon 4×4 non vi sarà di aiuto se non avete esperienza di guida su certi tipi di terreni. Ma la vera difficoltà delle f-road sta nei guadi che spesso si incontrano, che in alcuni periodi dell’anno, con i fiumi in piena, possono essere davvero insuperabili se non si dispone di grosse Jeep. Il consiglio che vi do è pertanto quello di informarvi prima di affrontare una f-road, potete ad esempio chiedere consiglio alle stazioni di benzina dove la gente del posto potrà dirvi se con il vostro veicolo sarete in grado di affrontare la f-road che avete in mente senza difficoltà. Meglio chiedere piuttosto che trovarsi bloccati in mezzo ad un fiume!

Fate anche attenzione a non perdervi, infatti la segnaletica lungo le f-road è davvero minima, se non addirittura nulla, e non sempre il vostro smartphone avrà linea!

Io stesso ho avuto varie avventure nelle f-road, vi racconto un aneddoto giusto per darvi un’idea. Avevo percorso la f338 con il mio Suzuki Jimny, una strada con pochi tratti dissestati e con due guadi nel tratto iniziale (per chi arriva dalla 35), larghi ma poco profondi e superati agevolmente. Dopo due giorni di pioggia insistente mi ritrovai su questa strada e mi fu del tutto impossibile attraversare il fiume: il livello dell’acqua era salito a causa delle piogge fino ad arrivare all’altezza del finestrino della mia Suzuki, quelli che due giorni prima erano guadi agevoli erano adesso vere e proprie rapide! Fui così costretto a tornare indietro, ma sempre meglio che rischiare di perdere l’auto.

Ma non voglio spaventarvi, voglio solo invitarvi ad essere prudenti. Guidare in una f-road è un’esperienza unica, si attraversa dei posti incantevoli, arrivando a pochi metri da vulcani e ghiacciai, senza quel traffico di turisti tipico della Ring Road. Non dovete mai e poi mai guidare in una f-road con un veicolo 2wd, ci sono regole severe a riguardo e si rischiano multe salatissime.

GOLDEN CIRCLE

Col termine Golden Circle si intende un percorso nella zona vicino a Reykjavik che permette di avere un assaggio d’Islanda in un solo giorno. Infatti questo percorso è caratterizzato da 3 tappe che rappresentano al meglio questa nazione: parco nazionale di Þingvellir, Gulfoss e Geysir.

  • parco nazionale di Þingvellir: Þingvellir, o Thingvellir, è uno dei pochi siti Unesco islandesi posto a circa 45Km da Reykjavik. Qui nel lontano 930 fu costituito il primo parlamento islandese che è considerato oggi il più antico parlamento del mondo. Per questo Thingvellir è uno dei siti storici più importante di tutta l’Islanda. Ma è a livello naturalistico che questo posto dà il suo meglio. Qui la spaccatura fra le placche continentali Europea e Americana è ben visibile e va a creare gole e cascate, la più maestosa è sicuramente Öxaráfoss. A mio avviso questo posto diventa magico a settembre, quando tutto il paesaggio si tinge di giallo e rosso, dandoci l’impressione di essere dentro ad un dipinto.

                  l’autunno a Thingvellir

  • Geysir: Una delle attrazione più famose d’Islanda distante 60 Km da Thingvellir. Si tratta del geyser che ha dato il nome a tutta la categoria. In realtà sono ormai anni che Geysir è inattivo, ma a pochi metri possiamo trovare un altro geyser chiamato Strokkur il quale erutta regolarmente ogni 5 minuti circa raggiungendo picchi di 30 metri in altezza.           
  • Gulfoss : Gulfoss è un’imponente cascata che dista solo 10Km da Geysir. Il salto che compie l’acqua non è molto alto, si tratta in realtà di due salti di 11 e 21 metri, ma l’impeto delle acque e lo stretto canyon nel quale cade creano uno spettacolo straordinario.

Essendo questa zona molto vicina a Reykjavik è presa d’assalto dai turisti, in alta stagione preparatevi a fare i conti con bus turistici e centinaia di persone.

IL LANDMANNALAUGAR

Questa zona d’Islanda è il paradiso per ogni avventuriero e raggiungerlo è stato per me la realizzazione di un sogno. Iniziamo col dire che per arrivare qui bisogna avere una jeep 4×4 dato che le strade sono tutte F-road, in alternativa esistono dei servizi navetta che possono arrivare fino a qua.

Per chi decide di guidare fin qui con la propria jeep ci sono 3 diverse alternative: guidare per la f208 da nord, guidare per la f208 da sud e guidare per la f225.

il canyon di Sigöldugljufur

  • F208 da nord – è senza dubbio la scelta più facile e la meno complicata delle tre strade. Solitamente si arriva dalla strada 26 o 32, che proseguono nella f26 fino ad arrivare alla f208. La strada non prevede guadi e circa a metà percorso è possibile fare un sosta per ammirare il bellissimo canyon di Sigöldugljufur con le sue cascate.
  • F208 da sud – La f208 da sud è la più complicata delle tre strade, richiede non solo abilità di guida ma anche veicoli adeguati. Presenta due guadi di notevoli dimensioni, impensabili da attraversare con un piccolo Suzuki Jimny. Ma se avete il coraggio di affrontarla potrete ammirare una delle cascate più belle d’Islanda che, per la sua posizione, è davvero poco visitata: la fantastica Ófærufoss.
  • F225 – La f225 è una strada intermedia, presenta due guadi di media difficoltà che possono essere superati agevolmente dai più esperti anche senza richiedere jeep di notevoli dimensioni. La f225 si ricongiunge alla f208. Vicino al punto di congiunzione della f225 e f208 è possibile visitare il cratere allagato di Ljótipollur.

Indifferentemente da quale sarà la vostra provenienza vi troverete a percorrere gli ultimi 2 chilometri di strada nella f224 fino ad arrivare al rifugio Landmannalaugar. Prima del rifigio si trovano altri due guadi, non sono molto profondi ma sono piuttosto ampi, se non volete rischiare è possibile parcheggiare la propria auto prima del guado e raggiungere a piedi il rifugio, che si trova a poche centinaia di metri, tramite una serie di passerelle.

La zona che circonda il rifugio è un vero spettacolo: una colata lavica che scende da montagne color giallo arancio fino a lambire il rifugio stesso, tra le  montagne, spesso ricoperte di neve, si nascondono pozze di acqua calda e fumarole. Nel rifugio si respira aria di condivisione, una bottega vende generi alimentari e gas per fornelli da campeggio, ma chiunque qui sarebbe disposto a prestarvi ciò che a voi manca. E non si può non parlare di Landmannaluagar senza parlare di trekking e sentieri.

Proprio dietro al rifugio parte il mitico Laugavegur, un trekking di 4 giorni e 55 Km, tra i più famosi al mondo, che prevede ogni notte una sosta in un rifugio diverso. Se siete curiosi di saperne di più vi invito a leggere questo articolo scritto da Fabrizio Paravisi che è uno dei più completi ed esaustivi trovati nel web.  Anche se non si ha intenzione di completare tutto questo famigerato trekking possiamo incamminarci su questo sentiero per ammirare le zone più belle di questa zona, attraversando tutta la colata lavica fino ad arrivare alla montagne colorate di questa zona, per poi tornare indietro fino al rifugio.  Ma qualsiasi sentiero deciderete di affrontare difficilmente tornerete a casa delusi da questo magico posto, uno dei più variegati mai visti.

Se avete intenzione di dormire nel rifugio è altamente consigliato prenotare in anticipo perché in estate i posti vanno letteralmente a ruba. Non mancano invece i posti per chi, come me, decide di dormire qui con la propria tenda.

LA PENISOLA DI SNAEFELLSNES

La penisola di Snaefellsnes è considerata una piccola Islanda perché qui si può trovare un insieme di tutte le bellezze presenti nell’isola senza dover percorrere troppi chilometri tra un luogo e l’altro. Ho sottovalutato questa penisola nel mio primo viaggio in Islanda, trascurandola, salvo poi rimanerne del tutto innamorato nel mio secondo viaggio qui. In questa penisola possiamo trovare bellissime cascate, su tutte la favolosa Svöðufoss, non mancano bellissime colate laviche come quella vicino ad Arnarstapi o i bellissimi campi di lava lungo la strada 56.

la cascata Svodufoss e dietro il ghiacciaio Snæfellsjökull

Sempre vicino ad Arnarstapi troviamo il bellissimo arco di roccia di Hellnar. Non mancano spiagge tropicali di sabbia dorata come quella di Skarðsvík Beach. E poi meravigliose scogliere, come quelle di Londrangar, dominate dal faro di Malarrif. Concludiamo col ghiacciaio Snæfellsjökull che copre la sommità del vulcano in cui Jules Gabriel Verne indicava l’ingresso per il suo Viaggio al centro della Terra.

Ma probabilmente il punto più noto di tutta la penisola di Snaefellsnes è il Monte Kirkjufell, uno dei monti più fotografati di tutto il mondo reso celebre dalla saga de Il trono di Spade.

SORGENTI CALDE NATURALI E CENTRI TERMALI

La nota attività geologica islandese ha portato alla formazione di numerose sorgenti di acqua calda che risale dal sottosuolo. Data la larga presenza di queste sorgenti non deve sorprendere se gli islandesi non terminano mai la giornata senza aver fatto un bel bagno caldo! Ogni villaggio in Islanda dispone di piscine alle quali è possibile accedere pagando un prezzo d’entrata che varia in base alla paese stesso, mail vasto territorio islandese offre anche piscine e sorgenti naturali e gratuite, alcune immerse nella natura, dove basta semplicemente tuffarsi per godere di un bagno caldo.

Una delle più note sorgenti naturali gratuite è sicuramente Reykjadalur: si tratta di un vero e proprio fiume caldo che presenta diverse pozze più profonde nelle quali immergersi. si trova vicino al piccolo paese di Hveragerði a solo 40 minuti da Reykjavik. Qui è stata costruita una passerella in legna lungo il fiume per poter raggiungere facilmente le varie pozze dove poter fare un bel bagno.

Anche i fiordi orientali presentano molte sorgenti calde, tra le più scenografiche segnalo Hellalaug posto proprio lungo il mare.

Tornando verso il sud islandese possiamo immergersi per una sosta nelle sorgenti di Skatalaug o di Seljavallalaug .

Ma sono solo alcune delle tantissime sorgenti di acqua calda islandesi, vi invito però a fare attenzione perchè in alcune zone l’acqua è troppo calda e rende le sorgenti non balneabili, leggete attentamente eventuali cartelli di pericolo al fine di non scottarvi!

Se cercate qualcosa di più simile ad una vera area termale, con tanto di centro benessere, non dovete preoccuparvi troppo perchè anche sotto questo aspetto l’Islanda non vi deluderà. Personalmente mi sento di segnalare tre noti centri termali: Blue Lagoon, Secret Lagoon e Myvatn Natural Bath.

  • Blue Lagoon: in islandese Bláa Lónið, è la più esclusiva delle tre, per accedere è richiesta la prenotazione che potete fare tramite il loro sito , i costi variano a seconda della stagione e dell’orario di ingresso, si va ad esempio da 50€ per l’ingresso alle ore 20:00 fino ai 90€ per l’accesso nelle ore centrali della giornata, arrivando anche a cifre attorno ai 500€ se vogliamo includere massaggi e trattamenti benessere. Come avrete già capito non è affatto un posto economico, ma è senza ombra di dubbio il posto più incredibile in cui vi capiterà di fare un bagno in Islanda. si trova a soli 20Km dall’aeroporto e 50Km da Reykjavik.
  • Secret Lagoon: sita nel paese di Fludir è decisamente più economica della Blue Lagoon ed ovviamente meno lussuosa. Il prezzo d’ingresso è di circa 22€ ed è decisamente meno affollata rispetto alle altre. E’ il luogo ideale per chi vuole rilassarsi in una centro termale più naturale e lontano dalla massa. (sito)

    Myvatn Natural Baths

  • Myvatn Natural bath: i bagni naturali del Myvatn si trovano a poca distanza dal lago Myvatn, come il nome lascia intendere, e sono una via di mezzo tra la Blue Lagoon e la Secret Lagoon. Il prezzo varia da 33 a 40€ in base alla stagione, sono piuttosto conosciuti ma meno affollati della Blue Lagoon, grazie alla loro posizione lontana dal turistico sud. (sito)

ISLANDA ZAINO IN SPALLA

In Islanda è davvero comune incontrare gente che viaggia zaino in spalla, spostandosi magari in auto-stop. Ogni centro abitato islandese, per quanto piccolo e remoto, dispone di un’area campeggio attrezzata con servizi igienici e cucina comune accessibile pagando il pernottamento. Il prezzo varia in base alla stagione e al luogo, nel mio viaggio in tenda di settembre 2019 ho speso una media di 10€ per ogni area campeggio, avendo così libertà di montare la mia tenda e accedere alle aree comuni.

Inoltre ogni villaggio dispone di piscine pubbliche di acqua calda, in alcune di esse è possibile pagare pochi euro, circa il prezzo di due caffè,  per usare solo i servizi igienici per una bella doccia calda senza dover accedere alla piscina.

La possibilità di trovare questi servizi in ogni centro abitato spinge molte persone a viaggiare zaino in spalla, con una tenda ed il sacco a pelo, fermandosi di volta in volta nel posto che più si preferisce. Inoltre se volete vivere davvero la strada e non noleggiare alcun veicolo troverete sempre qualcuno disposto a darvi un passaggio in auto.

Devo però mettervi in guardia dal campeggiare ovunque, infatti in Islanda è vietato campeggiare al di fuori dalle aree attrezzate, anche se spesso la polizia chiude un occhio non mi pare comunque il caso di rischiare una salata multa.

Potete trovare tutte le aree campeggio islandesi a questo link.

3/4 GIORNI IN ISLANDA

L’Islanda è  un territorio vastissimo, per visitarlo e godere a pieno delle sue bellezze non basterebbe un mese. Ma quando si viaggia dobbiamo sempre trovare un compromesso tra impegni lavorativi e familiari. per questo può capitare di visitare questa terra con solo 3/4 giorni a disposizione. Una visita così breve può essere sfruttata per una visita veloce alla capitale Reykjavik alla quale possiamo aggiungere una giornata dedicata al Golden Circle visto sopra. Un’ulteriore giornata può essere sfruttata per visitare la penisola di Snaefellsnes oppure per raggiungere due note cascate nel sud dell’isola non troppo lontane: Seljalandsfoss e Skogafoss.

UNA SETTIMANA IN ISLANDA

Una settimana in Islanda ci permette di non dover scegliere tra la penisola di Snaefellsnes e il Sud islandese. Abbiamo infatti tempo per visitare entrambe queste zone, oltre ai già citati Golden Circle e Reykjavik. Una buona idea potrebbe essere quella di arrivare fino a Vík í Mýrdal visitando le numeroso bellezze naturali presenti in questa zona e che vedremo tra poche righe.

10 GIORNI / 2 SETTIMANE

10 giorni iniziano ad essere un tempo giusto per questa fantastica terra e, soprattutto, per poter tentare l’intero giro attorno alla Ring Road. Io stesso, nel mio primo viaggio in Islanda, feci l’intero giro in 10 giorni percorrendo tutta la Ring Road oltre a varie deviazioni che mi portarono a percorrere quasi 3000km. Se abbiamo a disposizione due settimane possiamo aggiungere anche la porzione dei fiordi occidentali, questa è una zona “fuori mano” a causa della sua lontananza dalla Ring road, aspetto che la mantiene selvaggia e poco turistica. Qui sono presenti alcuni dei paesaggi più belli di tutta l’isola, si trovano spiagge di sabbia dorata simili a quelle tropicali e spettacolari cascate, una su tutte Dynjandi.

IL MIO ITINERARIO

Percorrendo la Ring Road sono tante le zone attraversate e tantissime le bellezze naturali da non perdere. Quello che segue è un ipotetico itinerario di 10 giorni lungo la Ring Road con una semplice auto, itinerario che può essere modificato e ampliato a piacimento aggiungendo ad esempio i fiordi occidentali  e, in caso di 4×4, una paio di giorni divisi tra Landmannalaugar e la bellissima zona di Kerlingarfjoll. L’itinerario descritto prevede il giro dell’isola in senso antiorario, nessuno vi vieta di farlo nel senso opposto. Partiamo!

      Strokkur

Giorno 1

Penisola di Reykjanes , Golden Circle

Il primo giorno può essere sfruttato per visitare la sorgente termale di Gunnuhver col vicino faro di Reykjanes, l’area geotermica di Krysuvik, il cratere allagato di Kerid, Thingvellir e cascata Oxarafoss, Geysir e Strokkur, la cascata Gulfoss e se ancora non vi basta la magnifica cascata di Haifoss.

Giorno 2

Il Sud

La giornata comincia bene con visita alla cascata di Seljalandsfoss e la vicina Gljúfrabúi, proseguendo poi verso la cascata di Skogafoss. A seguire spiaggia nera di Solheimasandur e camminata fino al relitto aereo del DC3, scogliere di Dyrholaey nelle quale è possibile avvistare i pulcinella di mare, concludendo la giornata nella spiaggia nera di Reynisfjara nota per le sue colonne di basalto. è possibile rilassarsi con un bagno caldo a Seljavallalaug.

      Pulcinella di Mare

Giorno 3

Skaftafel e Vatnajokull

Proseguendo verso est troviamo il parco nazionale di Skaftafel e la cascata Svartifoss. Ci avviciniamo sempre di più al grande ghiacciaio Vatnajokull, d’obbligo due soste nelle lagune glaciali di Fjallsarlon e Jokulsarlon tra iceberg e foche.

Giorno 4

L’Est.

I fiordi orientali offrono magnifici scenari, particolarmente belli sono i paesaggi che ci accompagnano in direzione di Seydisfjordur e Mjoifjordur. Consigliata anche una visita lungo il lago Lagarfljot divenuto celebre dopo un video che riprende il famoso “mostro” serpentiforme di questo lago (per vederlo cliccate qui). Vicino alle rive di questo lago parte il sentiero di circa un ora che porta ad altre due meravigliose cascate: Litlanesfoss ed Hengifoss.

Giorno 5

Le Highlands

Si ritorna verso ovest attraversando le mitiche highlands. Scenari lunari e paesaggi senza fine. Questa zona nasconde tre cascate, molto vicine l’una dall’altra, tra le più potenti d’Europa: Dettifoss, Selfoss e Hafragilfoss. In particolare Dettifoss merita di essere vista da entrambi i lati del fiume che la genera, ovvero sia tramite la strada 862 che tramite la 864.

        Dettifoss

Giorno 6

Lago Myvatn

La zona attorno al lago Myvatn pullula di meraviglie: cratere allagato di Viti, area geotermica di Krafla, paesaggi lunari all’area geotermica di Hverir, grotta di Grjotagja, il cratere vulcanico di Hverfjall e per finire i crateri erbosi di Skutustadagigar.

Giorno 7

Husavik e Akureyri

La baia di Husavik è il posto giusto per coloro interessati al Whale Watching, ovvero ad una gita in barca nella speranza di avvistare le balene, mentre Akureyri è la seconda città più grande dell’Islanda ed un buon posto per passare la notte a fare acquisti. Non perdete la cascata degli dei, la famosa Godafoss.

Giorno 8/9

Penisola di Snaefellsnes

Raggiungere la penisola di Snaefellsnes dal nord islandese vi richiederà qualche ora di viaggio, considerate quindi di passare qua due giorni dato che molto tempo sarà impiegato per raggiungerla. Vi ho già descritto sopra le cose da non perdere in questa fantastica penisola.

Giorno 10

Reykjavik

La capitale. Un giorno tra souvenir e splenditi murales è d’obbligo, magari mangiando fish and chips nella zona del porto. Una volta qui, prossimi al ritorno in Italia, ripensando a tutte le meraviglie viste in questo viaggio, capirete perchè tanta gente lascia parte del proprio cuore in questa terra di ghiaccio, fuoco e meraviglia.

VIDEO DIARIO