
12 Gen Faroe Islands
Vento, pecore e pioggia. Benvenuti alla Faroe!
Le isole Faroe, o meglio Isole Fær Øer , sono un arcipelago di 18 isole a metà strada tra Scozia, Islanda e Norvegia, nella parte settentrionale dell’Oceano Atlantico. Per quanto piccole possano sembrare, queste isole hanno davvero molto da offrire e ci sono davvero tante cose che è bene sapere prima di partire. Ecco per voi una serie di consigli e informazioni utili che potranno esservi d’aiuto nel vostro viaggio in questo sperduto arcipelago.
Info utili
Come arrivare
Quando andare
Cosa vedere
Pagare per camminare
Pericoli per gli autisti
INFO UTILI
Sono 18 le isole che compongono questo arcipelago, alcune di esse abitate da poche decine di persone, come nell’isola di Stora Dimun dove vive un’unica famiglia,mentre sola una di queste isole è perennemente disabitata.
Gli abitanti totali sono circa 50.000, di cui ben 20.000 vivono nell’area della capitale, Tórshavn. Ben diverso è il numero di pecore che potrete trovare su queste isole: una cifra che si aggira attorno ai 70.000 capi. Quello che è certo è che troverete più pecore che persone, tanto che la pecora è stemma ufficiale di questa nazione e lo stesso nome “isole faroe” nell’antica lingua norrenica stava a significare “isole delle pecore”. Addirittura Google aveva pensato di usare le pecore, attaccando delle videocamere al loro dorso, per completare la street view della sue mappe, in quella che fu rinominata “sheep view”.
La moneta corrente nelle isole è la corona faroese, ma si accettano anche pagamenti con corone danese. Non dovete però preoccuparvi di cambiare moneta, infatti si accettano pagamenti con carte di credito ovunque. Io stesso non ho mai effettuato un pagamento con soldi contanti, una vera comodità per noi turisti.
La lingue ufficiali sono il faroese e il danese, ma come in tutte le nazioni nordiche la popolazione parla benissimo l’inglese.
Esistono due ponti sottomarini che collegano le isole, uno tra l’isola di Vagar e l’isola di Streymoy, il secondo tra l’isola di Eysturoy e l’isola di Bordoy. Questi tunnel sono a pagamento, se noleggiate un veicolo informatevi bene se il costo di questi tunnel vi sarà addebitato direttamente nel conto o se dovrete pagarli voi alle stazioni di servizio.
Nell’isola di Streymoy è presente un ristorante stellato, Koks, unico delle faroe ad evere 1 stella Michelin. Per concludere la tradizione faroese è ricca di leggende, ne troveremo alcune più avanti.
COME ARRIVARE
Il modo più veloce per arrivare alle isole Faroe è chiaramente in aereo. Esiste un unico aeroporto internazionale sito nell’isola di Vagar, codice internazionale FAE. Esistono numerosi voli diretti dall’Europa, la tratta più battuta è sicuramente quella da Copenaghen, altri voli diretti collegano le isole con Parigi (Francia), Barcellona (Spagna), Edinburgo (Scozia), Bergen (Norvegia) e Keflavik (Islanda). La compagnia di linea faroese, la piccola Atlantic Airways, offre numerosi voli e tratte durante la settimana, non è una delle compagnie più economiche ma volare con loro è piuttosto piacevole. Le isole sono famose per il loro forte vento, i piloti che atterrano qui sono ormai abituati a forti raffiche, preparatevi perchè potreste ballare un pochino all’atterraggio!
Se volare non fa per voi esiste un altro metodo per arrivare alle Faroe: la nave! Al porto di Tórshavn arrivano giornalmente navi provenienti dalla Norvegia e dalla Danimarca.
QUANDO ANDARE
Il clima faroese non è mai troppo freddo né troppo caldo, in estate le temperature massime medie si aggirano tra i 13 e 15°C, mentre in inverno le minime arrivano a 2/3°C. Il mese più caldo è Agosto ed il più freddo è Gennaio, lo stesso Gennaio risulta anche il mese più piovoso, mentre il periodo con meno precipitazioni va da Maggio a Luglio. In generale comunque alla Faroe piove davvero tanto e spesso, non uscite mai senza ombrello! A Dicembre, a causa della sua latitudine molte settentrionale, si hanno solo 5 ore di luce mentre a Giugno le giornate possono essere lunghe fino a 20 ore con il buio che sembra non arrivare mai.
Considerando tutti questi fattore non vi è dubbio che il miglior periodo per visitare queste isole sia quello estivo, da Giugno ad Agosto.
Un altro fattore da considerare riguarda le strutture ricettive, i bar, i ristoranti e gli hotel. Molte di queste strutture chiudono il 31 di Agosto. Per darvi un’idea dei 4 locali in cui cenare presenti a Sørvágur solo 1 era effettivamente aperto a metà settembre!
COSA VEDERE
Per quanto piccole siano, le Isole Faroe sono un vero paradiso naturalistico dove ammirare spettacolari cascate, vertiginose scogliere e svariate specie di uccelli marini. Se chiedete ad un faroese qual’è la sua isola preferita tra le 18 dell’arcipelago vi risponderà, con ogni probabilità, Vagar! Ma sono numerosi i luoghi da non perdere disseminati un po’ ovunque nelle varie isole, ecco a voi il mio personale elenco:
- Tórshavn – Benvenuti nella capitale più piccola del mondo! Con i suoi 20.000 abitanti, Tórshavn è la città capitale col più basso numero di abitanti di tutto il globo. Una tappa qui è d’obbligo, immancabile una passeggiata nel colorato porto cittadino e nella città vecchia dove ancora si possono trovare numerose case col tetto in erba.
- Kirkjubøur – un piccolo villaggio nel comune di Tòrshavn che ospita le rovine della cattedrale di San Magnus. Queste rovine rappresentano oggi il più grande sito storico delle isole.
- Trøllkonufingur – un monolite alto ben 313 metri nella costa sud dell’isola di Vagar. Qui le leggende faroesi tornano a galla, infatti si narra che si tratta di un dito di una strega pietrificata, figura che ricorre spesso nelle antiche fiabe dell’isola.
- Sørvágsvatn – noto anche col nome di Leitisvatn, è una meraviglia faroese nota nel mondo. Si tratta di un lago sopra l’oceano! Infatti questo lago se osservato dalla cima della scogliera di Trælanípan appare come sospeso sopra il mare, una vera illusione ottica che porta qui turisti da tutto il mondo. Con pochi passi in più possiamo anche visitare la cascata di Bøsdalafossur dove l’acqua del lago si getta nell’oceano.
- Drangarnir – un bellissimo arco di roccia che si solleva sopra la superficie del mare, purtroppo non si può arrivare qui da soli, ma solo accompagnati da una guida locale. Luogo ideale per un bel tramonto vista oceano.
- Mulafossur – Questa piccola cascata sotto al paese di Gàsadalur è la più famosa e fotografata dell’arcipelago. La cascata non è nota per le sue dimensioni, l’acqua compie un balzo di “soli” 60 metri, ma è il contesto in cui questa cascata è inserita a renderla una vera meraviglia, da ammirare e fotografare.
- Mykines – si tratta della più occidentale delle isole che compongono questo arcipelago. Qui in estate vengono a nidificare centinaia di Pulcinella di Mare, assieme a molti altri uccelli marini, rendendo questa isola un santuario per gli amanti del bird-watching. Pensate che in queste isole sono state identificate ben 300 specie di uccelli marini!
- Vestamanna – Un altro santuario per gli amanti del bird-watching sono le scogliere di Vestamanna. Queste impressionanti pareti verticali che cadono a picco sul mare sono una meraviglia che si apprezza al massimo dal mare grazie alle uscite in barca organizzate appositamente per osservare queste imponenti scogliere.
- Saksun – Un piccolo villaggio di pescatori dove le case dei tetti sono ricoperte di verdissima erba, affacciato su una laguna che in base alla marea può diventare una grande e lunga spiaggia. Uno luogo unico in cui il tempo pare essersi fermato.
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Saksun
Tjørnuvík – Un grazioso paesino posto in una stretta insenatura, qui troverete una delle pochissime spiagge di tutte le Faroe, una spiaggia dalla sabbia finissima e nera. In lontananza si possono ammirare due faraglioni che spuntano dal mare, chiamati “il Gigante” e “la Strega”, personaggi di una popolare leggenda faroese.
- Gjogv – Questo grazioso paesino nasconde un meraviglioso porto naturale incastonato in una stretta fessura tra la roccia, un approdo per le barche tra due pareti verticali da non perdere.
- Kalsoy – Un’escursione all’isola di Kalsoy è un ottimo modo per passare una giornata tra panorami senza fine e verdi prati, una volta lì è d’obbligo arrivare al faro di Kallur.
- Mikladalur – in questo paesino dell’isola di Kalsoy ha sede la leggenda più famosa delle isole Faroe, quella che ha come protagonista Kopakonan, una donna-foca appartenente alle Selkie, creature mitologiche presenti anche in molte leggende irlandesi, scozzesi e islandesi. Se passate da queste parti trovate il tempo per visitare la bellissima statua che la ricorda costruita lungo il mare.
- Fossa Waterfall – si tratta di una doppia cascata posta proprio lungo la strada, quindi facilmente visitabile. Tramite un piccolo sentiero si può salire fino alla cima della cascata per un punto di vista diverso e panoramico.
PAGARE PER CAMMINARE
Le isole Faroe stanno subendo in questi anni l’arrivo del turismo di massa. Sono davvero tanti i turisti che in estate arrivano su queste isole, e lo sono ogni anno di più, così i faroesi non si sono lasciati scappare l’occasione di guadagnarci. Incredibile ma vero, i sentieri più famosi dell’isola sono a pagamento! All’inizio dei sentieri si trovano dei tornelli ai quali è possibile pagare tramite carta di credito per poter accedere al sentiero ed iniziare la nostra escursione.
Trovate questi tornelli ad esempio a Saksun, dove si paga circa 10 euro per accedere alla spiaggia sotto al paese. Anche il sentiero per raggiungere il punto panoramico sul lago Sørvágsvatn è a pagamento, ma non finisce qui! Esistono dei trekking che sono permessi solo se accompagnati da una guida del luogo, ad esempio l’arco di roccia di Drangarnir è visibile solo tramite escursioni guidate nonostante il sentiero non presenti alcuna difficoltà. Potete farvi un’idea del costo e delle escursioni a pagamento su questo sito, purtroppo non sono molto economiche.
I faroesi hanno giustificato questa loro scelta spiegando che il loro obbiettivo è quello di mantenere un turismo ordinato, senza troppe folle nei sentieri, cercando di preservare ambiente e soprattutto i pascoli. Condivido la scelta di salvaguardare i pascoli, in quanto sono elemento fondamentale per il sostentamento e la pastorizia, condivido meno la scelta di mettere a pagamento anche quei sentieri che non attraversano pascoli o aree private, in questi casi la preservazione ha davvero poco peso, lasciando come unico fine il mero guadagno economico. Inoltre tale atteggiamento stona davvero molto se paragonato alle altre nazioni scandinave note per le gradi libertà che lasciano ai turisti.
PERICOLI PER GLI AUTISTI
Noleggiare un’auto è sicuramente un modo comodo per visitare queste isole ma dobbiamo prestare attenzione soprattutto a 3 cose: pecore, vento e gallerie.
Come già detto le pecore sono praticamente ovunque, capita spesso di ritrovarle ai margini della strada. E’ bene guidare con cautela perchè vi è l’alto rischio di trovarsi delle pecore in mezzo alla strada dietro ad ogni curva, investirne una vi costerà doppiamente: si dovrà ripagare sia eventuali danni al veicolo, sia il proprietario della pecora per il danno subito.
Il vento qui soffia davvero forte, tanto che le raffiche possono spostare i nostri veicoli mentre siamo alla guida. Tenere sempre ben saldo il volante e, soprattutto, cercare di parcheggiare i veicoli sempre col vento in faccia. Non parcheggiate i veicoli col vento di lato, in questo caso se il veicolo ha un baricentro alto ed il vento è particolarmente forte si può avere un vero e proprio rischio di ribaltamento, mentre ancor più sconsigliato è parcheggiare i nostri veicoli col vento alle spalle, in questo caso è facile fare danni alla carrozzeria causati dallo sportello aperto di colpo da una raffica.
Nelle isole sono presenti alcune gallerie ad un’unica corsia nelle quali può essere complicato scambiarsi con veicoli provenienti in direzione opposta. Sicuramente la più traffica è quella che porta a Gasadalur. É una galleria di oltre un chilometro nella quale sono state scavate ogni 150 metri delle piazzole laterali per permettere lo scambio con altri veicoli. Fate quindi attenzione quando viaggiate su queste gallerie, e se vedete un veicolo arrivare in senso contrario fermatevi alla prima piazzola che trovate.