16 Mar NORVEGIA
Il viaggio in Norvegia e’ stato per me assolutamente unico, carico di aspettative in pieno ripagate, per la prima volta mi sono ritrovato a viaggiare da solo, zaino in spalla, inseguendo un sogno. Stavo già da tempo pensando ad un viaggio per “festeggiare” la fine del mio ciclo di studi e la mente e’ da subito andata all’AURORA BOREALE, mio grande sogno fin da piccolo. Grazie anche ad un gruppo di amici fantastici, che come regalo di laurea mi hanno pagato quasi tutti i voli aerei presi, e ai pochi soldi messi da parte fino a quel momento, il grande sogno di vedere le Luci del Nord si e’ concretizzato a Febbraio 2015. Ed ecco alcune informazioni utili a chiunque voglia viaggiare in Norvegia, seguite poi dal racconto del mio viaggio nella speranza che possa essere d’aiuto, o meglio ancora d’ispirazione, per tutti quelli che stanno leggendo.
INFO UTILI
Per viaggiare in Norvegia basta una semplice carta d’identità dato che la nazione e’ tra i firmatari del trattato di Schengen, la moneta usata e’ la Corona Norvegese (NOK) sara’ quindi necessario cambiare i nostri euro. Essendo una moneta non proprio comunissima e’ bene prenotare per tempo l’adeguata somma di denaro, almeno un mese prima del viaggio. Possiamo pero’ evitare di cambiare la moneta, infatti in Norvegia e’ possibile pagare OVUNQUE con le carte di credito o bancomat, anche piccole spese come un caffè. Inoltre e’ possibile prelevare direttamente in Norvegia dagli sportelli ATM le Corone, accertatevi pero’ di avere un Bancomat valido per il prelievo all’estero. Gli Aeroporti non sono grandi ma tutti dotati di banchi per il self check-in che ci permettono di risparmiare tempo per imbarcare i nostri bagagli e le file non sono mai lunghe, salvo giorni ed orari particolari. Difficilmente verranno cancellati voli a causa del maltempo vista l’incredibile efficienza raggiunta in questi aeroporti. Il clima lungo la costa è temperato, qui infatti arriva il ramo più settentrionale della corrente del Golfo, le temperature d’inverno difficilmente scendono sotto i -10°C e d’estate possono raggiungere i +25°, mentre nelle zone più interne è facile ritrovarsi in inverno a -25°. Nelle zone più fredde si possono trovare nelle Hall degli hotel, o nei luoghi pubblici come Biblioteche e musei, bevande calde accompagnate da waffle e marmellate per riscaldare turisti e non, il tutto offerto dai ristoratori del luogo! Nelle regioni a nord del Circolo Polare Artico è possibile assistere al fenomeno del “sole di mezzanotte” a Giugno, mentre a Dicembre non si vede quasi mai il sole. Nei mesi invernali cade molta neve, ma non temete: le strade sono prontamente pulite ed i mezzi pubblici non si fermano mai.
L’ITINERARIO
Se si parla di Norvegia e di Aurora Boreale non si può non parlare di Tromso: la cittadina è di fatto considerata la capitale norvegese delle aurore, nonostante il clima non sempre favorevole data la posizione sull’oceano. Si può volare direttamente su Tromso con un semplice scalo a Oslo, ma che gusto c’è a viaggiare così? ci vuole qualcosa di speciale, che renda quest’avventura un vero viaggio, da qui la decisione di fermarmi a Oslo per alcuni giorni, successivamente prendere un volo per Bodo e da qui imbarcarmi nel mitico Hurtigruten, il battello postale norvegese, navigando per i fiordi tra le isole Lofoten fino a Tromso, così da godermi anche una mini crociera sui tanto blasonati fiordi norvegesi. Da qui poi il ritorno in volo a Oslo, stop di una notte e ritorno a Roma per un totale di 10 notti.
L’arrivo a OSLO
La capitale della Norvegia, Oslo, conosciuta per molti anni anche col nome di Kristiania, è una città di circa 1,5 milioni di abitanti, posta sull’estremità dell’Oslofjord, nel sud del paese. Ci sono arrivato con un volo da Roma eseguito dalla compagnia low cost Norwegian, l’aeroporto di Oslo-Gardermoen Lufthavn (sigla OSL) è ben collegato al centro città che dista circa 45 Km, da esso partono regolarmente treni che in 20 minuti vi portano alla stazione centrale ad un costo di circa 9€ e biglietti acquistabili direttamente in stazione. Di cose da fare e vedere ad Oslo ce ne sono molte, troppe per il poco tempo che avevo a disposizione. Essa è famosa per i musei in particolare il museo Munch ( Munchmuseet ) e la centralissima galleria nazionale ( Nasjonalgalleriet ). Prima di rimanere delusi sappiate che il famoso Urlo di Munch non è esposto al museo Munch come si può pensare, ma proprio alla galleria nazionale. Sempre in centro si trova il Palazzo Reale ed il centro Nobel per la Pace ( Nobel Fredssenter ). Due musei assolutamente da non perdere si trovano poco fuori città, ben raggiungibili in autobus in soli 15 minuti massimo, e si tratta del museo delle navi vichinghe ( Vikingskipshuset ) ed il museo del popolo norvegese (Norks Folkemuseum ). Il Museo delle navi vichinghe è una struttura nella quale sono state ricostruite delle autentiche navi di epoca vichinga, oltre a numerosi reperti navali della stessa epoca. Il museo del folclore popolare è per gran parte all’aperto, sito all’interno di un parco, in esso sono stati ricostruiti oltre 150 edifici dall’epoca vichinga fino a costruzioni più recenti. Altri musei famosi che però non ho avuto tempo di visitare sono il museo Kon-Tiki ed il museo marittimo
Volo per BODO
Neanche il tempo di disfare lo zaino che è già tempo di lasciare Oslo, quindi di nuovo treno per l’aeroporto e da qui un nuovo volo sempre con la compagnia low cost Norwegian direzione BODO. Bodo è un paese piuttosto anonimo, nel quale sono rimasto giusto il tempo di andare dall’aeroporto al porto dove imbarcarmi, ma la mia scelta non è stata fatta a caso. Ho scelto di imbarcarmi da Bodo per una doppia ragione: una economica ed una simbolica. Infatti i costi della tratta aerea Oslo-Bodo e della tratta in nave Bodo-Tromso sono relativamente contenuti rispetto ad altre tratte eseguite dall’hurtigruten, e la regione il cui capoluogo è Bodo è di fatto la prima regione oltre il circolo polare artico, quindi mi sembrava il posto giusto per iniziare il mio viaggio nelle terre del Nord. Aeroporto e porto sono raggiungibili anche a piedi in 20 minuti circa, ma se i tempi sono stretti potrete tranquillamente usare gli autobus cittadini.
HURTIGRUTEN Bodo → Tromso
Probabilmente le 24 ore più belle del mio viaggio verso l’Aurora. l’Hurtigruten è un ex battello postale norvegese che col tempo è stato attrezzato per il trasporto di civili, le navi oggi appaiono come vere e proprie navi da crociera anche se il battello continua a svolgere il compito di nave mercantile, seppur in maniera ridotta. E’ possibile prenotare interi pacchetti viaggio oppure, come ho fatto io, una frazione “port to port“. Il viaggio Bodo-Tromso è durato come detto 24 ore, tra fiordi e isole Lofoten. Partenza alle 14:00, arrivo poco dopo l’ora di cena al porto di Svolvaer, la più antica città del circolo polare artico, la sosta di un ora e mezzo mi ha permesso di scendere per un giro. Ripartiti, mi sono goduto un ottimo dolce di pesce (fishcake) sul ponte della nave, proprio mentre l’orizzonte iniziava a tingersi di verde. Nemmeno il tempo di prendere l’attrezzatura fotografica che siamo stati investiti da una tempesta di neve. Al mattino, al risveglio, eravamo in sosta al porto di Harstad ed il ponte della nave era completamente coperto dalla neve della nottata precedente. Poco dopo pranzo l’arrivo a Tromso. All’interno delle navi è presente un bar per spuntini, merende o veri e propri pranzi veloci a base di panini, è possibile anche cenare al ristorante di bordo, non proprio economico (sulle 50€ per una cena da tre portate) ma dove è possibile gustare cucina norvegese di qualità. Vi segnalo che proprio in questa rotta, dopo il porto di Svolvaer, si trova una delle tratte più belle per chi visita i fiordi in crociera, infatti qui si arriva al famoso Trollfjord, il passaggio più stretto di tutto il viaggio, in cui le pareti che scendono verticali dalle montagne sono così vicine alla nave che sembrerà di toccarle soltanto allungando il braccio. Questo passaggio è spesso attraversato in tarda serata, quindi vi consiglio di godervelo in estate con la luce del sole che ancora illumina il passaggio.
TROMSO: la capitale della Lapponia
Tromso è una città vivace e popolata di turisti quasi tutto l’anno. Il centro città sorge sulla stretta e lunga isola di Tromsoya, ma la città si sviluppa anche sull’isola di Kvaloya ad ovest (isola delle balene) e sulla terra ferma ad est. Il ponte che collega il centro cittadino alla terra ferma è una struttura che rende ben riconoscibile la città. Qui sulla terraferma sorge un’altra struttura che rende unica la città: la celebre Ishavkatedralen, ovvero la cattedrale dell’artico. La cattedrale sorge ai piedi del monte Tromsdalstinden che con i suoi 1238 metri di altezza offre una spettacolare vista panoramica. Proprio da quassù ho avvistato la mia prima, indimenticabile, Aurora. Tromso è considerata la capitale della Lapponia dato che è la città più popolata della regione con i suoi 65.000 abitanti. La Lapponia è una vasta regione che comprende zone norvegesi, finlandesi e svedesi in cui si è sviluppata la cultura Sami, ovvero la popolazione indigena del luogo che in antichità viveva in modo nomade di caccia, pesca e allevamento di renne. Tromso ha molto da offrire, essa è meta turistica degli stessi norvegesi che vengono qua per praticare sport invernali, infatti qui sono presenti impianti sciistici (sia alpino che di fondo) ed uno spettacolare trampolino per il salto con gli sci. Nella città si trovano svariati musei, interessante il museo polare (Polarmuseet), il museo di arte nordica (Nordnorsk Kunstmuseum) ed il centro Polaria che racchiude un acquario con fauna dell’artico, un cinema panoramico ed una sezione riservata a esposizioni scientifiche. Inoltre da Tromso è possibile avventurarsi in attività di vario genere, che cambiano in base alla stagione. Per chi non si vuole scomodare troppo è possibile prenotare le varie escursioni al centro turistico presente nel porto cittadino, consiglio di prenotarle con almeno un paio di giorni di anticipo dato che in piena stagione turistica tale escursioni vanno del tutto a ruba, per farvi un’idea cliccate qui. Non potevo non provare la slitta con i cani, esperienza fantastica che consiglio a tutti e terminata con un’ottima zuppa di renna, ed essendo nella terra dei Sami consiglio vivamente di trascorrere delle ore in un villaggio Sami, tra antiche storie e canti tradizionali. Qui ho scoperto l’importanza che ha la renna nella loro cultura, infatti essa svolge la triplice funzione di mezzo di spostamento trainando slitte, alimento e capo d’abbigliamento grazie alle calde pelli che proteggono dal gelo invernale. Insomma, a Tromso non ci si annoia mai. La notte poi è caccia aperto alle magiche Luci del Nord.
Ritorno a OSLO
Volo diretto da Tromso a Oslo sempre con Norwegian. Si torna verso Sud. E’ stato bello notare come la città di Oslo dopo 10 giorni non era più la stessa, la neve aveva cominciato a sciogliersi e nei parchi cittadini tornava a dominare il colore verde dell’erba. Arrivato nel primo pomeriggio ho trascorso alcune ore in visita alla bellissima fortezza di Akershus ( Akershus Festning ) che domina il porto e mi sono goduto il tramonto dalla cima dell’Opera House, lasciandomi prendere dai ricordi come spesso accade alla fine di ogni viaggio. Ho poi deciso di cenare nella vivace zona di Aker Brygge, ricca di ristoranti lungo la passeggiata sul Baltico. Il giorno seguente il rientro con volo diretto a Roma.
ma alla fine questa Aurora? Di tutte le sere passate sopra il Circolo Polare Artico solo due sono state ottime per osservare l’Aurora, nelle altre le nuvole mi hanno sempre rovinato lo spettacolo. Ma quelle due serate sono bastate per alimentare in me la caccia continua alle Luci del Nord, spinto dalla stessa voglia che mi aveva portato fin lì e che da bambino mi incollava alla tv ogni volta che andavano in onda immagini e video sulle Aurore, la stessa voglia che da quel giorno mi riporta di continuo sotto cieli verdi. QUI potete trovare una selezione delle foto scattate fino ad oggi nei mie vari viaggi.