24 Feb Batch PreProcessing
In Pixinsight esiste uno Script che ci permette di calibrare, allineare ed integrare le nostre immagini senza dover ogni volta creare singolarmente i masterFlat, masterDark e superBias e soprattutto senza dover eseguire tutti i passaggi di calibrazione, registrazione e integrazione dei light frames. Lo script di cui stiamo parlando è BatchPreProcessing. È possibile selezionare all’interno dello script i nostri flat, dark, bias e light frames ed ottenere in pochi minuti la nostra immagine finale, dopo aver velocemente settato lo script. Vediamo subito come funziona per poi analizzarne pregi e difetti.
Per prima cosa dobbiamo aprire lo script, che troviamo sotto Script → Batch Processing → Batch PreProcessing . Iniziamo subito aggiungendo i nostri files, in particolare i Bias frames. Assicuriamoci di essere nella finestra relativa ai Bias e clicchiamo semplicemente su “add Bias”, li selezioniamo ed una volta aperti andiamo a modificare i parametri di integrazione dei Bias selezionando “average” come COMBINATION e a REJECTION ALGORITHM selezioniamo l’algoritmo più idoneo in relazione al numero di Bias.

Riporto qui sotto la tabella già vista nel precedente tutorial dove vediamo quali sono gli algoritmi da usare in base al numero di bias che abbiamo
Numero di frames | Rejection algorithm |
Fino a 7 | Percentile clipping |
Da 8 a 13 | Averaged sigma clipping |
Da 13 a 20 | Winsorized sigma clipping |
Oltre i 20 | Linear fit clipping |
Passiamo alla finestra dei Dark e procediamo nello stesso modo

Procediamo allo stesso modo con i Flat

Arriviamo, infine, ai Light Frames e qui le cose cambiano. Apriamo i lights come sempre cliccando su “add lights”, se le nostre immagini sono a colori scegliamo la corretta matrice di debayerizzazione, e selezioniamo VNG come metodo di debayerizzazione. Se non sapete quale è la corretta matrice e non avete trovato risposte su internet potete trovarla facilmente da soli sempre seguendo quando è già stato scritto al precedente tutorial. in caso le nostre immagini siano monocromatiche ci basterà disattivare la casellina “CFA images” sotto le opzioni. A questo punto dobbiamo andare a settare i parametri per l’integrazione cliccando su “integration parameters”

Anche dovremo assicurarci di avere “average” a COMBINATION e selezioniamo il giusto algoritmo di reiezione, avendo io caricato 16 light frames vado a selezionare “winsorized sigma clipping”. Per finire devo selezionare un’immagine di riferimento per la registrazione ed una cartella di destinazione per le nostre immagini finali. Per scegliere l’immagine migliore di riferimento posso avvalermi dell’aiuto dello script SUBFRAME SELECTOR

A questo punto per eseguire lo script basterà cliccare sul bottone “run”

Nella cartella da noi selezionata come destinazione ci ritroveremo con tre cartelle diverse. La prima chiamata “master” conterrà i masterDark, masterFlat e masterBias creati dallo script oltre alla nostra immagine finale che dovrebbe chiamarsi “light-BINNING_1”. Aprendo questa immagine ci troveremo di fronte a 4 diverse immagine, già viste nel precedente tutorial. Le altre due cartelle si chiameranno “calibrated” e “registered” e contengono i light frames solo calibrati nella prima, calibrati e registrati nella seconda. Quindi volendo possiamo prendere i files dalla cartella “registered” ed andarli ad integrare a parte usando IMAGE INTEGRATION, oppure possiamo prendere i files dalla cartella “calibration” ed andarli a registrare e integrare a parte. Questo può essere molto utile quando non si è soddisfatti del risultato ottenuto dallo script. Possiamo anche decidere noi di non usare al 100% lo script ma di bloccarne l’integrazione dei lights, quindi fermarci alla registrazione, semplicemente togliendo la spunta da “apply”. Possiamo anche attivare o disattivare la creazione dei drizzle data che come abbiamo visto sono molto utili in fase di integrazione.

Se vogliamo possiamo fermarci ancora un passo prima, disattivando registrazione ed integrazione, permettendo allo script di eseguire solo una semplice calibrazione dei lights coi rispettivi bias, dark e flat, andando a spuntare la casella “calibrate only”.

Infine possiamo usare all’interno dello script i masterBias (o meglio superbias), masterDark e masterFlat che sono stati creati precedentemente semplicemente spuntando le tre caselle relative ai master ed andando ad aggiungere i master nelle rispettive sezioni. Come vedete in figura io ho spuntato le tre caselle dei master ed ad esempio ho aggiunto il solo superbias anziché aggiungere tutti i singoli bias frames.

PRO DEL BATCH PREPROCESSING: molto veloce, in pochi minuti ti permette di ottenere l’immagine finale.
CONTRO: si ha poco controllo delle singole fasi con il rischio di non ottenere il massimo dalla nostra foto.
Allora quando e come usare il BATCH PREPROCESSING?
Questo script va secondo me usato quando si vuole vedere il risultato delle nostre sessioni di astroimaging in breve tempo, ma senza intenderlo come soluzione definitiva. Un giusto modo di sfruttare lo script è quello di usarlo per calibrare i light frames coi vari dark, bias e flat, registrare le immagini creando anche i drizzle data per poi eseguire a parte l’integrazione col process IMAGE INTEGRATION e successivamente DRIZZLE INTEGARTION andando a prendere i file dalla cartella “registered”. In questo modo si avrà il pieno controllo dell’integrazione. Questo modus operandi è in particolare consigliato per chi fotografa con reflex, che ha quindi la necessità di eseguire dark e bias ad ogni sessione, allungando di molto il tempo di calibrazione dei light. Nel caso si usino sensori col controllo della temperatura si presuppone di avere già a parte masterDark e superBias, diventa così molto più semplice eseguire le singoli fasi in modo separato con i relativi process, così da avere il 100% del controllo di ogni parametro.